IL TALENTO E I SUOI ALLEATI

Pensarlo come un processo “tutto-o-nulla” sarebbe indubbiamente una pericolosa semplificazione, visto che l’espressione del TALENTO ha bisogno di MOLTE OPPORTUNITÀ per trovare la forza e il CORAGGIO di esprimersi: in casi del genere AUMENTARE IL NUMERO delle OPZIONI di RIUSCITA e’ uno STRATAGEMMA assai potente, (per ex . frazionando l’obiettivo in più tappe, sperimentandosi in gare diverse, gestendo le “proprie” gare in modo diverso, utilizzando tutte le gare per “allenare” nuove abilità).
Il talento ha bisogno di TEMPO, di un TEMPO UTILE E SIGNIFICATIVO da un punto di vista SOGGETTIVO e non solo OGGETTIVO.
L’atleta per esprimersi deve poter PERCEPIRE il TEMPO come ALLEATO e non come una minaccia, la PERSEVERANZA nutre il TALENTO e lo MANTIENE, offrendo ulteriori opportunità.
L’espressione del talento ha bisogno di una RETE CHE SOSTIENE: performare significa anche ESPORSI al giudizio, alle opinioni degli ALTRI e alle loro ASPETTATIVE: percepire che il tuo ENTOURAGE ACCOGLIE, ANALIZZA DESCRITTIVAMENTE e VALORIZZA con te il tuo RISULTATO e il tuo IMPEGNO, costituisce indubbiamente un FATTORE PROTETTIVO.
E infine uno dei fattori più critici, la CONVINZIONE: “CREDERE PER VEDERE”(e non VEDERE PER CREDERE!) nel caso del talento, aiuta la fiducia, favorisce la MESSA IN GIOCO dell’atleta e aiuta a COSTRUIRE GRADUALMENTE la REALTÀ DESIDERATA. Quando ALLENATORE e ATLETA sono sintonizzati su questo livello, calmi ma fiduciosi, senza la percezione di DOVER DIMOSTRARE agli altri, allora il TALENTO, frutto della sinergia e dell’impegno di molti, si LIBERA SENZA RISERVE.

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